In memoria del Professor Tito Fortunato Arecchi

Il 16 Febbraio scorso è scomparso Fortunato Tito Arecchi, Professore Emerito di Fisica Superiore dell’Università degli Studi di Firenze e socio fondatore della nostra Associazione Toscana Ricerca e Studio ARTES.

Il Prof. Fortunato Tito Arecchi è stato un pioniere degli studi italiani di fisica del laser, campo in cui ha raggiunto una celebrità internazionale.

Dal 1975 al 2000 Arecchi ha diretto l’Istituto Nazionale di Ottica, impostando nuove e originali linee di ricerca come la statistica dei fotoni e i fenomeni di ordine e caos nei laser. Nel 1995 ha ricevuto la Medaglia Max Born dell’Optical Society americana, di cui era membro. Nel 2006 ha vinto il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica per aver fornito la prima dimostrazione sperimentale delle proprietà statistiche della radiazione coerente.

I maggiori contributi scientifici di Arecchi riguardano la scoperta dei fenomeni di ordine e caos nei laser e la loro descrizione mediante la statistica dei fotoni. Ha esplorato la complessità spazio-temporale dei sistemi ottici e il controllo e la sincronizzazione dei sistemi caotici. I suoi ambiti di ricerca sono stati gli effetti cooperativi in ottica quantistica, la statistica dei fotoni e le fluttuazioni laser, i fenomeni complessi e i processi cognitivi. Oltre che di saggi e di ben 300 articoli scientifici, Arecchi è autore anche di diversi libri tra cui “Coerenza. Complessità. Creatività” (Di Renzo Editore, 2007). “I simboli e la realtà. Temi e metodi della scienza” (Jaca book, 1990), “Determinismo e complessità” (Armando, 2000), “Caos e complessità nel vivente” (Iuss Press, 2004), “Cognizione e realtà” (Firenze University Press, 2018). Nel 1991 è stato uno dei fondatori della Società Italiana di Ottica e Fotonica (Siof).

“Il Prof. Arecchi è sempre stato presente, finché possibile, agli incontri organizzati da ARTES – ricorda il Presidente Alfredo Coltelli – Con passione, entusiasmo e dedizione si è dedicato alla formazione dei giovani e a tutte le attività che negli anni sono state sviluppate e portate a termine grazie alla sua presenza e al suo impegno. Non possiamo che dirgli grazie per il cammino percorso con noi in tutti questi anni, stringendoci alla moglie Iva e ai figli Stefano, Annachiara e Simone in questo lutto.”