Artes et Ethica 2009 – Famiglia e lavoro per una sinergia fondante
Le politiche sociali possono essere ripensate partendo dalla idea, così antica eppure così moderna, che riconosce come primo fattore di costruzione sociale la responsabilità umana.
È una sfida che deve identificare con chiarezza i riferimenti e i valori intorno a cui orientare l’opera di ricostruzione del sistema di Welfare (…). Nella Costituzione italiana la famiglia è riconosciuta come società naturale fondata sul matrimonio. Per effetto della assunzione di responsabilità pubblica che consegue al matrimonio e della stabilità degli affetti, la famiglia genera un valore sociale aggiunto.
La famiglia non costituisce quindi una mera comunità di affetti libera da vincoli. Né può essere raffigurata quale cellula genetica dello Stato. Si configura, piuttosto, come il nucleo primario intorno al quale si addensa la vita sociale, capace di trasmettere al singolo il primo impulso al sentimento della solidarietà, secondo la concezione personalistica accolta dal Costituente.
(dal Libro Bianco sul futuro del modello sociale, La vita buona nella società attiva, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, maggio 2009)
La famiglia nei tempi odierni è stata, come e forse più di altre istituzioni, investita dalle ampie, profonde e rapide trasformazioni della società e della cultura. Molte famiglie vivono questa situazione nella fedeltà a quei valori che costituiscono il fondamento dell’istituto familiare. Altre sono divenute incerte e smarrite di fronte ai loro compiti o, addirittura, dubbiose e quasi ignare del significato ultimo e della verità della vita coniugale e familiare. Altre, infine, sono impedite da svariate situazioni di ingiustizia nella realizzazione dei loro fondamentali diritti.
(Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica “Familiaris Consortio”, 22 novembre 1981)
Diventa così una necessità sociale, e perfino economica, proporre ancora alle nuove generazioni la bellezza della famiglia e del matrimonio, la rispondenza di tali istituzioni alle esigenze più profonde del cuore e della dignità della persona. In questa prospettiva, gli Stati sono chiamati a varare politiche che promuovano la centralità e l’integrità della famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, prima e vitale cellula della società”.
(Benedetto XVI, Caritas in veritate, luglio 2009)
L’iniziativa è rivolta a imprenditori e managers dai 25 ai 40 anni. Il numero massimo è di 40 persone e la partecipazione è su invito personale, confermato dal comitato organizzatore.
Il workshop si tiene presso Il Borro , località Loro Ciuffenna, vicino ad Arezzo.
Programma
Sabato 24 ottobre 2009
ore 9.30 Welcome coffee
ore 10.00
Le nuove prospettive per organizzare un lavoro per l’uomo e il bene comune
Relazione introduttiva di
Ministro del Lavoro, della Salute e Politiche Sociali
Modera:
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Ne discutono:
Carlo Sorci
Università degli Studi di Palermo
Università degli Studi della Calabria
Pontificia Università della Santa Croce, Roma
ore 13.15 Pranzo presso la ”Osteria del Borro”
ore 14.30
Seminario partecipativo: famiglia e lavoro nella esperienza quotidiana
Coordina: Gabriele Malquori
Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno Spa
ore 16.30 La crisi: debolezza della persona e predominio dell’individuo. La relazionalità familiare nel contesto del culto del lavoro
Università degli Studi di Milano
ore 17.30 Chiusura dei lavori a cura di:
Giorgio Fozzati
Consigliere ARTES